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Cosa vedere in LUCANIA

 

La Lucania è “la terra dei lupi” o “la terra della luce” da questo deriverebbe il suo nome. Un territorio diversificato che offre un ampio parterre di prodotti enogastronomici. Le tipicità lucane sono uno degli scrigni d’Italia, difatti molti prodotti enogastronomici lucani sono famosi in tutto il mondo grazie alle molteplici ondate migratorie e alla globalizzazione...

 

 






IL PLANETARIO OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI ANZI

Abitato sin dall’età del ferro dagli Enotri e poi dagli Oschi prima di cadere sotto la dominazione dei Romani l’antico centro di Einca, l’attuale Anzi. Borgo di circa 2000 abitanti si sviluppa sulla vetta del monte Siri a 1067 metri, lontano dal traffico caotico delle città e circondato da un panorama inebriante. Qui sorge la moderna struttura del planetario-osservatorio, inaugurato nell’Agosto del 2008, e’meta didattica e turistica molto apprezzata,per le sue qualità tecnico scientifiche. Il Planetario per Cupola dai 12 metri di diametro proietta l'immagine artificiale della volta celeste visibile ad occhio nudo. La peculiarità è che il Planetario mostra il cielo stellato cosi come lo si può vedere ad occhio nudo nelle migliori condizioni ambientali, cioè senza inquinamenti atmosferici, senza il disturbo dell'illuminazione notturna e senza nuvole. Nella totalità si possono vedere circa 4500 Stelle proiettate in tutto il Cielo Boreale ed Australe dalla costellazione di Cassiopea alle costellazioni dello Zodiaco. Si visualizzano il Sole nel suo percorso dall’alba al tramonto, la Via Lattea, l’Orizzonte Artificiale riproducente sommariamente il luogo e retroilluminato, i Punti Cardinali Luminosi, l’Eclisse di Luna e di Sole, Galassia in rotazione con cambiamento di forma durante il moto, Esplosione di una Supernova con formazione di una Nebulosa e nascita di alcune Stelle, le Costellazioni. Non va dimenticata la grande importanza didattica del modello in scala del sistema solare. Attraverso il modello eliocentrico, si possono vedere i pianeti del nostro sistema mentre percorrono i loro movimenti lungo le orbite attorno al sole. L’osservatorio con un telescopio di 420mm in grado di osservare e scrutare diversi oggetti celesti visibili in notturna da Anzi.

Associazione di Volontariato Teerum Valgemon Aesai


     
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IL PRESEPE POLISCENICO STABILE DI ANZI

Il presepe poliscenico stabile di Anzi è il terzo in Europa come grandezza. Inaugurato il 13 dicembre 1997, dopo 3 anni di lavoro intenso e certosino, il presepe rappresenta un suggestivo e, allo stesso tempo, affascinante viaggio nel tempo capace di farci rivivere le tappe più salienti della vita di Gesù tratte dai vangeli di Luca e Matteo il tutto ambientato nella terra lucana. Il Presepe si sviluppa in 10 scene per 13 metri di lunghezza ed una profondità di circa 3,5 metri, per assicurarne la prospettiva. Grazie a un particolare gioco di luci, è possibile individuare anche alcune costellazioni come ad esempio il Grande Carro e Cassiopea. Esse sono realizzate con terminali di fibra ottica e ne sono circa 2.700 in tutto il Presepe. Interamente realizzato a mano, è curata la perfezione dei dettagli: le tegole in miniatura fatte in rame rosso sono circa 3.500 in tutto il presepe. Il rame rosso crea un ulteriore gioco di luce a seconda di come viene colpito e dalla prospettiva in cui si scruta la scena. La pietra viva delle case, dell’acciottolato delle strade, ai lampioncini dei porticati fatti in ferro battuto, alla sontuosa bellezza del palazzo di Erode o del Tempio di Gerusalemme. Nella prima scena, quella dell’Annunciazione, si scorge in primo piano, sulla sinistra, uno spigolo di Calvello. Nella seconda, il censimento, vi sono sullo sfondo i Sassi di Matera. Quindi il palazzo di Erode, seguito dall’annuncio dei pastori con Castelmezzano e le Dolomiti lucane in bella vista. Al centro, la quinta scena, la grotta di Betlemme ricavata da una roccia estratta dalla fiumara di Anzi, la cui sedimentazione calcarea, a parere di alcuni esperti che l’hanno analizzata risalirebbe addirittura a 1500 anni fa (le statue della Natività sono di artigiani napoletani, le altre sono del maestro cartapestaio leccese Mario Didonfrancesco). La sesta scena, con la fuga in Egitto, mette in primo piano il tempio di Esna. La città è situata sulla riva occidentale del Nilo a 55 chilometri a sud di Luxor ed è storicamente rilevante per le imponenti rovine del tempio, dedicato al dio Khnum, al quale ci si è ispirati. Seguono la strage degli innocenti, con alcuni scorci di Potenza, ed il maestoso tempio di Gerusalemme con Gesù presentato a Simeone. E poi Nazaret, che è esattamente una riproduzione fedele di Anzi, con i suoi vicoli, le case realizzate sulla roccia e la chiesa di S. Maria in alto. Infine, il ritrovamento di Gesù dodicenne nel tempio tra i dottori della legge,(Torah), interprete della parola di Dio.

Associazione di Volontariato Teerum Valgemon Aesai


presepe poliscenico stabile Anzi